十五代吉左衛門 樂直入:イタリアと我が芸術
“GRANDI AMICI DELL’ ITALIA”(イタリアの偉大な友達)は、各界で活躍する偉大な日本人マエストロたちが、自身とイタリアとの個人的な関係を語るビデオトークシリーズで、2022年にイタリア文化会館-大阪が立ち上げた企画です。安藤忠雄氏、喜多俊之氏、新宮晋氏に続くシリーズ第4弾となる今回は、京都で450年の伝統を持つ樂焼窯元の15代目で高名な陶芸家の十五代吉左衞門・樂直入氏をお迎えします。樂焼の茶碗は千利休(1522-1591)の時代から茶の湯で使われてきた大変有名なお茶碗です。
1973年、東京芸術大学彫刻科を卒業後、若き樂氏(後の十五代吉左衞門)はイタリアへ渡り、ローマ美術学院(Accademia di Belle Arti di Roma)でウンベルト・マストロヤンニのもと彫刻を学びます。そのイタリア滞在中に、樂氏はイタリアの芸術、その何千年にもわたる歴史、アントニオーニやフェリーニ、パゾリーニの映画に魅了され、言語の論理性や街の風景、ローマの夏の光と影のコントラストにも惹きつけられました。彼はイタリアでの体験と日本で育んだものとの強いコントラストの中、外から自身と日本文化を見つめ直したことでモノの見方が深く豊かになり、長い伝統を持つ樂家の家業を継ぐ原点となったことを明らかにしています。樂氏が生涯を通して培ってきたイタリア文化との実り多い接触は、「伝統的な」陶芸家としての彼の芸術に微妙に、しかし深く影響を与え、作品に明確なコントラストと独特の味わいをもたらしています。
日本国外で開かれた最初の樂焼の展覧会は、十五代吉左衞門によって1997年にイタリアのファエンツァ国際陶磁器博物館で開催されました。
十五代吉左衞門 樂直入
1949年、京都府生まれ。1973年に東京藝術大学彫刻科を卒業後、2年間のイタリア留学の間、エトルリアやローマの美術から現代までの、映画、現代音楽など、幅広い範囲でのイタリア芸術と出会い、芸術の本質を深く心に刻んだ。帰国後、伝統ある家業の樂焼の作陶を開始した。1981年に十五代吉左衞門襲名。以降、数多くの個展を開催するほか各種展覧会にも積極的に出品し、イタリアでも1997年にファエンツァの国際陶磁器博物館で樂焼の展覧会を開催した。また、日本陶磁協会賞(1987年)、京都府文化奨励賞(1990年)、第6回MOA展岡田茂吉賞(1993年)などの数々の賞を受賞。
2007年には佐川美術館「樂吉左衞門館」の建築設計創案・監修を行い、現在は名誉顧問を務める傍ら公益財団法人樂美術館の理事長・館長なども務めている。2019年樂家当主を長男に譲り「直入」と改名、戸籍を変更。
初代・長次郎氏より代々受け継がれる樂家の伝統に囚われない作品を多く造り続けている。
RAKU KICHIZAEMON XV (JIKINYU): L’ITALIA E LA MIA ARTE
“GRANDI AMICI DELL’ ITALIA” è una serie di video-testimonianze, inaugurata dall’Istituto di Cultura di Osaka nel 2022, in cui grandi maestri giapponesi in vari campi dell’arte raccontano il loro personale rapporto con l’Italia.
Per il quarto appuntamento, dopo Tadao Ando, Toshiyuki Kita e Susumu Shingu, l’Istituto di Osaka ospita una video-testimonianza del celebre ceramista Raku Kichizaemon XV (Jikinyu), capo della quindicesima generazione della famiglia Raku, la cui storia comincia a Kyoto 450 anni fa. Una tipologia di ceramica Raku è quella delle celeberrime tazze (chawan) che, dai tempi di Sen no Rikyu (1522-1591), si usano nella classica cerimonia del tè. Dopo essersi laureato all’Università delle Arti di Tokyo, il giovane Raku Kichizaemon XV si recò a studiare all’Accademia di Belle Arti di Roma nel 1973 con Umberto Mastroianni, rimanendo affascinato dall’arte italiana e dalla sua storia millenaria, dal cinema di Antonioni, Fellini e Pasolini, come anche dalla logica dalla lingua, dal paesaggio urbano, dal contrasto tra luce e ombra delle estati romane. Raku indica in questo rapporto di netto contrasto tra l’esperienza italiana e la formazione giapponese la genesi del suo ritorno alla professione della dinastia di ceramisti, declinata come un approfondimento e un arricchimento di prospettiva. Il contatto fecondo con cultura italiana, coltivato ininterrottamente da Raku per tutta la vita, incide sottilmente, ma profondamente sulla sua arte di ceramista “tradizionale” imprimendo nettezza di contrasti e un segno particolarissimo alle sue ceramiche.
La prima mostra al difuori del Giappone delle famose tazze da tè Raku fu organizzata da Kichizaemon XV nel 1997 presso il Museo della Ceramica di Faenza.
Raku Jikinyu (Raku Kichizaemon XV)
Nato a Kyoto nel 1949, dopo essersi laureato in Scultura all’Università delle Arti di Tokyo nel 1973, durante il periodo di studi in Italia di due anni, ha incontrato un’ampia varietà di arti italiane, dall’arte etrusca e romana all’arte contemporanea, cinema, musica contemporanea, ecc. Questa esperienza ha inciso profondamente nel suo cuore l’essenza dell’arte. Tornato in Giappone decide di riprendere la tradizione ceramistica della famiglia, assumendo nel 1981 il nome d’arte di Kichizaemon XV. Ha tenuto innumerevoli mostre, anche in Italia al Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza. Ha vinto vari premi, per esempio il premio della Società della Ceramica giapponese nel 1987, il Premio per l’Incoraggiamento Culturale della Prefettura di Kyoto nel 1990, e il premio per la sesta MOA Exhibition Mokichi Okada nel 1973.
Nel 2007 ha inventato e ha curato il progetto architettonico del padiglione di Kichizaemon Raku nel Museo Sagawa. Direttore del Museo Raku di Kyoto, nel 2019 ha passato il ruolo di capo della famiglia Raku a suo figlio maggiore e ha assunto il nome di “Jikinyu”.
Continua a creare liberamente lavori in ceramica nel solco della tradizione plurisecolare della famiglia Raku.